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l’anche)tal è, questa è (in latino ea est) l’origine, massimamente de' Rezii. È chiaro che esso con ciò volle dire: I Tusci dopo essersi impadroniti delle pianure s'inoltrarono anche nelle montagne che quelle circondano, e principalmente nelle retiche più vicine. Degli antichi popoli alpini sottomessi dai conquistatori Etrusci non fa parola per la stessa ragione per cui non menzionò i vinti del piano. Noi vedemmo che nella Rezia erano abitatori molto prima che i Tusci venissero di qua di Po. Non si può dunque la parola origine intendere qui in altro senso che in questo: I Rezii che parlavano la lingua etrusca vennero dall'Etruria, ossia trassero origine da quegli Etrusci che della Rezia in antichi tempi s'impossessarono. Quello ch'ei segue a dire spiega e dilucida maggiormente il suo pensiere già chiaro per sé. Gli Etrusci, dic'egli, ne' luoghi nei quali si stabilirono, per causa di questi luoghi aspri e selvaggi, imbrutirono siffattamente che tutto scordarono quello che alla loro venuta nella Rezia sapevano, od usavano dell'antico, e fin quasi l'uso della lingua etrusca, che bene parlavano alla loro venuta, quivi smenticarono, pronunziandola essi corrotta. Che vuole dir tutto questo se non che que' Rezii che ai tempi di Livio parlavano la lingua etrusca, sebben corrottamente, erano d'origine Etrusci cioè venuti dall'Etruria, e che quello che qui smenticarono aveanlo i loro antenati anticamente imparato ed usato in Italia? È dunque un errore manifesto il conchiudere dai detti di Tito Livio, che i Rezii tutti erano in origine Etrusci e degli Etrusci progenitori; quando egli, fissandone approssimativamente il tempo ai prin-