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diad abbandonare il loro paese che occupavan da secoli. I Trentini, se cogli Euganei, com'è presumibile, avevano commercio, dovettero per una guerra che si fece in loro vicinanza non solo stare in angustie, ma risentir gravi danni, perché non è a credersi che gli Euganei cedessero prima di avere forte e lungamente combattuto. Dov'essi vinti e fugati andassero a ricoverarsi, dagli Scrittori non è detto. Plinio afferma che Verona era de' Rezii e degli Euganei, ma non dice se dopo, o prima della sconfitta di questi. Lo stesso autore ne insegna però che Euganei soggiornavano entro alle valli Trompia, e Camonica; e se dovessimo ammettere; ciò che ha molta probabilità, ch'ei siensi colà portati dopo avere perdute le antiche loro sedi, si potrebbe con più ragione affermare che molti di loro chiesero ed ottennero asilo nel Trentino ad essi prossimo, dove il popolo amico poteva sperare di poter meglio col loro ajuto resistere ai Veneti se tentata avesser l'entrata in questi monti.

Non molto dopo la disfatta e dispersione degli Euganei, la Italia di qua del fiume Po, e le Alpi, spezialmente le Retiche, furono invase dagli Etrusci detti anche Tusci, e assoggettate al loro dominio. Il più istrutto, accurato, ed autorevole di tutti forse gl'Istorici, Tito Livio padovano, è quegli ch'espone chiaramente, sebben con poche parole, questo fatto memorando. Nella Decade prima, libro quinto egli scrive: Prima ancora che formato si fosse lo stato de' Romani, erano i Tusci in terra e in mare potentissimi, e di molto paese dominatori, essendosi allargati dal mare toscano che prese nome da loro al-