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46 AMMIANO MARCELLINO

chè non s’ignori ch’essa, per tutti gli elementi scorrendo,[An.dell’E.V. 354] governa ogni cosa. Di tal maniera pertanto uscì Gallo di vita, nojoso quasi a sè stesso, nell’anno ventesimonono dell’età sua, e dopo avere per quattro anni imperato. Nacque appo i Toschi in Massa Veterneuse1: a padre ebbe Costanzo fratello dell’imperator Costantino: sua madre fu Galla sorella di Rufino e di Cereale, nobilitati già dalle insegne consolari e dalle prefetture. Fu poi ragguardevole per la beltà dell’aspetto, per la conveniente struttura del corpo, e la giusta armonia delle membra: avea biondi e morbidi i capegli, la barba, quantunque spuntassegli appena come tenera lanugine, era tale però, che gli dava una precoce autorità; tanto diverso dai temperati costumi del fratello Giuliano, quanto differiron tra loro Domiziano e Tito, figliuoli di Vespasiano. Sollevato poi a nobilissima altezza di fortuna, fece sperienza della mutabilità di lei che si fa giuoco degli uomini, ora sospingendone alcuni alle stelle, ed ora cacciandoli in fondo a Cocito: di che poichè sono innumerevoli gli esempli, d’alcuni soltanto ed alla sfuggita voglio toccare. Questa fortuna mutabile ed incostante fece, di vasajo re Agatocle siciliano; e maestro di scuola in Corinto Dionigi poc’anzi terror delle genti. Costei sollevò al nome di pseudo-Filippo Andrisco Adramiteno, nato da un purgatore di lana; e insegnò al legittimo figliuolo di Peiseo l’arte del fabbro per vivere. Costei consegnò ai Numantini Mancino già comandante, e Vetusio all’atrocità dei Sanniti, e Claudio ai Corsi, e Regolo sottomise alla

  1. Forse lo stesso che la città di Massa nella provincia di Siena. Il Wagner però traduce la parola Massa con (Landsgut) villa, luogo da villeggiare; perché (dice) presso gli ultimi Latini ebbe anche questo significato.