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LIBRO DECIMOTTAVO 209

stelli: e i difensori spaventati da quell’impeto improvviso[An. dell’E.V. 359] ed oppressi dalla varietà delle armi, diedero nelle mani dell’inimico sè stessi e tutti coloro che s’erano rifugiati in que’ luoghi; ed avendo ricevuto l’ordine di sgomberare di là, consegnarono subitamente le chiavi. Aperto quindi ogni ingresso fu tratto fuori tutto quanto v’era depositato: e si videro uscire alcune donne attonite dallo spavento, e fanciulli strettamente abbracciati alle madri, e sottoposti sul bel principio della più tenera età a gravi sciagure. Quando il Re fu informato qual fosse di loro la moglie di Craugasio, confortolla di accostarsi a lui senza tema di sorta; e veggendola in fino al mento coperta di nero velo, col darle sicura speranza di ricuperare il marito e di conservare inviolato il pudore, benignamente la consolò. Perocchè sentendo che Craugasio ardentemente l’amava sperò di potere con questo premio comperare da lui il tradimento di Nisibi. Per altro avendo trovate anche alcune altre vergini, consacrate secondo il rito cristiano al culto divino, ordinò di custodirle intatte, e che servissero com’erano solite alla religione, senza che alcuno potesse loro vietarlo: simulando per certo a tempo piacevolezza, affinchè tutti coloro ch’egli avea prima atterriti coll’asprezza e colla crudeltà, deposto ogni timore, gli si accostassero volontariamente, siccome persuasi da’ nuovi esempi, saper lui temperare la grandezza della fortuna coll’umanità e coi placidi costumi.

fine del libro decimottavo

          marcellino 14