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LAVDA .XLIIJ. 65

     demostrariti Christo como segno:
     ecco lo mastro del nostro reparo.232
Lo nostro dolcissimo Redemptore
     a la Iustitia per l’Omo ha parlato:
     que ademandi a l’Hom peccatore
     che deggia fare per lo suo peccato?236
     recolta centro & suo pagatore
     de tutto quello che t’era obligato;
     aiutar lo uoglio per amore
     & de satisfare so apparecchiato.240
Mesere, se ue piace de pagare
     lo debito che per l’Omo è contracto,
     uoi lo podete, se uè piace, fare,
     ché sete Dio & homo però facto;244
     comenzato hauete a satisfare;
     uolentiere tieco faccio el pacto,
     ché tu solo sì me puoi placare
     & sì con tieco faccio lo contracto.248
O Misericordia, que ademanni
     per l’Omo per cui e’ stata auocata?
     meser, che l’Omo sia tracto de banni
     che sbandito fo de sua contrata;252
     tribulata sì so stata molt’anni,
     da poi che cadde, non fui consolata;
     tutta la corte si mo ci aremanni,
     se consoli me en lui compassionata.256
Ché la sua infirmitate è tanta,
     per nulla guisa se porrìa guarire;
     se omne lor difecto non t’amanta,
     de quil che fuoro & so & so a uenire,260
     potere, senno & la uoglia sancta
     de trasformare en omne suo deuere,
     consolarai poi me misera afranta
     che tanto ho pianto con amar sospiri.264
Sotilmente hai ademandato,
     ciò che demandi io sì uoglio fare;
     de l’amore sì so enebriato,
     che stolto me faragio reputare268
     a comparare sì uile mercato,
     a così gran prezo uolere dare,
     che l’Om conosca quanto l’aggio amato,
     morir ne uoglio per lo suo peccare.272
Mesere, ecco l’Omo sì sozato
     & de sì uilissima sozura;
     s’egli en prima non fosse lauato,