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LAVDA .XXXIIJ. 45

Non hauere temenza       de dir tuo entendemento;
     ché io sì mo te dico       quel che nel cor sento;20
     poi che l lupo apicciase,       dà mal mordemento;
     poi che n’ài sentemento,       brìgate de guardare.
Co me posso guardare?       tanto m’ò assediata
     quegli da cui degio       essere predicata,24
     mostrandomesi agnelli,       fin che m’on securata;
     da lor so morsecata,       non so en cui me fidare.
Se non te uol fidare       sì fai gran sapienza;
     cha cui la serpe morseca,       la lucerta ha ’n temenza;28
     le pieco aggi en dubito,       ché non ài conoscenza;
     perché tua conscienza       non possa travagliare.


De l’amore falso che offende le uirtù.          .xxxiij.


     AMor contrafacto,       spogliato de uertute,
     non può fare le salute       là u’è lo uero amare.
Amor si fa lasciuo       senza la temperanza;
     naue senza nuchiero       rompe en tempestanza;4
     cauallo senza freno       curre en precipitanza;
     sì fa la falsa amanza       senza uertute andare.
Amor che non è forte,       mortal à enfermetate;
     l’auersità l’uccide       pegio en prosperitate,8
     l’ypocrite mostranze       che for, per le contrate,
     mostrauan sanctetate       de canti & de saltare.
Amor che non è iusto,       da Dio è reprouato;
     parlando ua d’amore       che sia de grande stato;12
     la lengua ha posta en cielo,       lo cor è aterrenato;
     uilissimo mercato       porta chi uol mostrare.
Amor che non è saggio,       de prudenza uestito,
     non pò ueder gli excessi,       però ch’è ensanito;16
     rompe legge et statuti       & omne ordenato rito,
     dice che è salito       a nulla legge seruare.
O amor enfedele,       errato de la via,
     non repute peccato       nulla cosa che sia;20
     ua seminando errori       de pessima resìa;
     tal falsa compagnìa       on hom degia mucciare.
Amor senza speranza       non uiene a ueritate;
     non pò ueder la luce       chi fugge claritate;24
     co pò amar lo cielo       chi en terra à sua amistate?
     non dica libertate       hom senza legge stare.
O caritate, uita,       c’ogn’altro amor è morto;
     non uai rompendo legge;       nante l’obserue tucto;28