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42 | JACOPONE DA TODI |
Illuminato me mostro de fore ch’aia humilitate nel core;4
ma se l’omo non me fa grande honore, encontenente me so corrocciato.
Corocciato me so per usanza qual hom en mio honore ha mancanza;
ma quel che ci à fede & speranza, con lui me so delectato.
Delectato me so en mostra fare, perché altri me deia laudare;8
odendo l mio facto blasmare, da tal compagnìa so mucciato.
El mucciare aio facto ad engegno, perché altri me tenga de meglio;
ma molto m’apiccio & destregno ché paia che l mondo ho lassato.
Lassato sì l’ò nel uestire, de pieco me uoglio coprire;12
ma dentro so, al mio parire, lupo crudele & affamato.
Affamato sì so en mostra fare perché altri me deia laudare;
odendo l’altrui facto pregiare, corrociome se è com’io laudato.
Laudato l’altrui facto, m’endegno, et dal canto de for sì m’enfegno16
che me piaccia; ma poi docce un segno che non è cusi pulicato.
Pulicato me mostro a la gente, per le case me metto pezente;
ma molto me parto dolente se del suo guidardon non m’è dato.
Guidardone adimando per Dio, acconciando ce uo el dicto mio;20
ma molto me par che sia rio colui che me dà comiato.
Comiatato sì mostro l’anuito che so scalzo & mal uestito;
el corpo mostro afrigolito, perché del suo me sia dato.
A quello che couelle me dona, mostroglie lieta persona;24
ma molto m’agrondo se sona la uoce che sia allecerato.
De la iustitia et falsità. .xxx.
SOlo a Dio ne possa piacere, non me ne curo
ciò che l’umana natura ne uuol dire.
Se san Jouanni Baptista reuenesse a repigliar el torto,7
ancora mo sirìa chi l’uccidesse; ché l mondo è en tal porto,4
cha li Pharisei son reuenuti
cha pro uertute Christo fier morire.