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240 | LESSICO |
470, 13; Uff. dramm. Disc. 17, 127: ‘chivel non posso avere’; chiuelli in Vattasso, Anedd. III, 226, 232; chivelle chicchessia e nessuno in Buccio di Ranallo; nel mod. abr. cuvjìejje nessuno (Finamore).
chouelle niente 92, 66; ‘ogne c.’ ogni inezia 92, 66; v. couelle.
Christo ‘passim’.
ciambra camera 94, 28; v. n. 38 e cf. Arch. Glott. III, 372.
cibora cibi 70, 45; v. n. 71.
Cicigliana ‘terra C.’ Sicilia 59, 10; v. n. 24 e cf. Ciciliano in Liber Ystoriarum (Crest. 131, 378), Ceceliani in Buccio di Ranallo, e ciciliano nel Petrarca, son. XXXIV, 4 (Giannuzzi-Savelli, n. 44,β).
cieco accecato 30, 31.
cilizo cilizio 3, 27; v. n. 34.
ciptade città 100, 25; v. n. 99ζ.
circundato assediato 41, 38.
citella ‘parrà c. molto’ molto giovane 8, 45; v. n. 53.
clamagione clamore 51, 24; v. n. 99ζ.
clamare implorare 63, 18, domandare 88, 203, chiamare: clame 86, 16, clama 51, 25; 81, 68, clamò 61, 21, clame imperat. 41, 47; v. nn. 37, 82 e 94.
clamore preghiera 68, 22.
Clara santa Chiara 62, 62.
clericata ‘la universitate cl.’ tutto il clero 50, 22.
clericato ‘lo falso cl.’ il falso clero 52, 32; v. n. 98.
co come v. n. 63; perché: ‘co non uenite?’ 2, 70; quale:
co col quale 24, 10 e 11; nel quale 24, 11; v. n. 77.
cocina cibo cucinato 3, 53; 55, 22 e 26; le cocin 9, 24; v. nn. 20 e 63 e cocino.
cocinere cuoco 31, 7.
cocino cibo cucinato 3, 60; v. nn. 73 e 96 e cf. nella Canz. del Castra: ‘e cocino portaua jm pingnoli’ (Il libro de varie romanze volgare, Roma, 1903, p. 82).
cogitato pensiero 81, 11; cf. n. 98 e v. cuitare e cuito; cogitata pensiero, idea nel Ritmo volg. su S. Alessio, e cogitare pensare nell’ant. rom., Vattasso, Anedd. V, 43.
coglio collo 54, 15; v. n. 35, e cf. cogliu in Buccio di Ranallo.
cognita ‘nostra c.’ amica 36, 41; v. n. 96.
cognosci conosci 91, 93; cf. cognosco nel Petrarca (Giannuzzi-Savelli, p. 101).
cognoue conobbe 91, 37; v. n. 91 e cf. ricognorre nel Petrarca, canz. I, 133 (Giannuzzi-Savelli, p. 101).
coio epidermide 8, 44 e 45.
Collestacte 17, 10. Il Bonaccorsi: ‘è nome proprio di loco: ma uuol intendere doue bisogna stare al iusto iudicio’. Il Modio: ‘nome di un luogo qui detto per metafora’. Il Tresatti: ‘è un ca-