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148 JACOPONE DA TODI

La guerra è terminata,       de le uirtù battaglia,
     de la mente trauaglia,       cosa nulla contende.
     La mente è renouata,       uestita a tal entaglia,
     de tal ferro è la maglia,       feruta no l’offende.132
     Al lume sempre intende,       nulla uuol più figura,
     però che questa altura       non chiede lume de fuore.
Sopra lo fermamento,       lo qual si è stellato,
     d’ogne uirtute ornato       et sopre al cristallino,136
     Ha facto salimento,       puritate ha passato,
     terzo ciel ha trouato,       ardor de seraphino.
     Lume tanto diuino       non se può maculare
     né per colpa abassare       né en sé sentir fetore.140
Omne fede sì cessa,       ché gli è dato uedere
     speranza, per tenere       colui che procacciaua.
     Desiderio non s’appressa       né forza de uolere,
     temor de permanere,       ha più che non amaua.144
     Veder ciò che pensaua       tutto era cechitate,
     fame de tempestate,       simiglianza d’errore.
En quello cielo empiro       sì alto è quel che troua,
     che non ne può dar proua       né con lengua narrare;148
     Et molto più m’amiro       como sì se renoua
     en fermeza sì noua,       che non può figurare.
     Et già non può errare,       cadere en tenebrìa,
     la nocte è facta dia,       defecto grande amore.152
Como aere dà luce,       se esso lume è facto,
     como cera desfacto       a gran foco mostrata,
     En tanto sì reluce       ad quello lume tracto,
     tutto perde suo acto,       uolontate è passata.156
     La forma che gli è data,       tanto sì l’à absorto,
     che uiue stando morto,       è uincto & è uictore.
Non gir chirendo en mare       uino, se l ce mettessi,
     che trouar lo potessi,       ché l mar l’à receuuto;160
     Et che l possi preseruare2       et pensar che restesse3
     et en sé remanesse       par che non fosse suto.
     L’amor sì l’à beuuto,       la uerità mutato,
     lo suo è barattato,       de sé non ha uigore.164
Volendo già non uole,       ché non ha suo uolere,
     et già non può uolere       se non questa belleza.
     Non demanda co suole,       non uuole possedere,
     ha sì dolce tenere,       nulla c’è sua forteza.168
     Questa sì somma altezza       en nichilo è fondata,
     nichilata, formata,       messa nello Signore.4
Alta nichilitate,       tuo acto è tanto forte,
     che apre tutte le porte,       entra nello nfinito.172
     Tua è la ueritate       et nulla teme morte,