La guerra è terminata, de le uirtù battaglia,
de la mente trauaglia, cosa nulla contende.
La mente è renouata, uestita a tal entaglia,
de tal ferro è la maglia, feruta no l’offende.132
Al lume sempre intende, nulla uuol più figura,
però che questa altura non chiede lume de fuore.
Sopra lo fermamento, lo qual si è stellato,
d’ogne uirtute ornato et sopre al cristallino,136
Ha facto salimento, puritate ha passato,
terzo ciel ha trouato, ardor de seraphino.
Lume tanto diuino non se può maculare
né per colpa abassare né en sé sentir fetore.140
Omne fede sì cessa, ché gli è dato uedere
speranza, per tenere colui che procacciaua.
Desiderio non s’appressa né forza de uolere,
temor de permanere, ha più che non amaua.144
Veder ciò che pensaua tutto era cechitate,
fame de tempestate, simiglianza d’errore.
En quello cielo empiro sì alto è quel che troua,
che non ne può dar proua né con lengua narrare;148
Et molto più m’amiro como sì se renoua
en fermeza sì noua, che non può figurare.
Et già non può errare, cadere en tenebrìa,
la nocte è facta dia, defecto grande amore.152
Como aere dà luce, se esso lume è facto,
como cera desfacto a gran foco mostrata,
En tanto sì reluce ad quello lume tracto,
tutto perde suo acto, uolontate è passata.156
La forma che gli è data, tanto sì l’à absorto,
che uiue stando morto, è uincto & è uictore.
Non gir chirendo en mare uino, se l ce mettessi,
che trouar lo potessi, ché l mar l’à receuuto;160
Et che l possi preseruare2 et pensar che restesse3
et en sé remanesse par che non fosse suto.
L’amor sì l’à beuuto, la uerità mutato,
lo suo è barattato, de sé non ha uigore.164
Volendo già non uole, ché non ha suo uolere,
et già non può uolere se non questa belleza.
Non demanda co suole, non uuole possedere,
ha sì dolce tenere, nulla c’è sua forteza.168
Questa sì somma altezza en nichilo è fondata,
nichilata, formata, messa nello Signore.4
Alta nichilitate, tuo acto è tanto forte,
che apre tutte le porte, entra nello nfinito.172
Tua è la ueritate et nulla teme morte,