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146 JACOPONE DA TODI

Però ch’à sé perduto       tutto senza misura,
     possede quel’altura       de summa smesuranza.40
     Perché non ha tenuto       en sé altra mistura,
     quel ben senza figura       receue en abondanza.
     Questa è tal trasformanza,       perdendo & possedendo,
     già non andar chirendo,       trouarne parladore.44
Perder sempre et tenere,27       amare & delectare,
     mirare & contemplare,       questo reman en acto.
     Per certo possedere       et en quel ben notare,
     en esso reposare       oue se uede tracto.48
     Questo è un tal baratto,       acto de caritate,
     lume de ueritate       che remane en uigore.
Altro acto non ci à loco,       là su già non s’apressa,
     quel ch’era sì se cessa       en mente che cercaua.52
     Calor, amor de fuoco,       né pena non c’è admessa,28
     tal luce non è essa       qual prima se pensaua.
     Quel con que procacciaua       bisogno è che lo lassi,
     a cose noue passi       sopr’omne suo sentore.56
Luce gli pare oscura       qual prima resplendea,
     que uirtute credea,       retroua gran defecto.
     Già non può dar figura       como emprima facea,
     quando parlar solea,       cercar per entellecto.60
     En quello ben perfecto       non c’è tal simiglianza,
     qual prese per certanza       et non è possessore.
Emprima che sie gionto,       pensa che è tenebrìa,
     que pensi che sia dia,       que luce oscuritate.64
     Se non èi en questo ponto       che niente en te non sia,
     tutto si è falsìa       que te par ueritate.
     Et non è caritate       en te ancora pura,
     mentre de te hai cura,       pènsete far uictore.68
Se uai figurando       imagine per uedere29
     et per sapor sapere       que è lo smesurato,
     Credi poter cercando       enfinito potere,
     sì come è possedere,       molto parmi engannato.72
     Non è que hai pensato,       que credi per certanza,
     già non sè simiglianza       de lui senza fallore.
Donqua te lassa trare       quando esso te toccasse,
     se forsa te menasse       a ueder sua ueritate.76
     Et de te non pensare,       non ual che procacciassi
     che lui tu retrouassi       con tua uanitate.
     Ama tranquillitate       sopra acto & sentimento,
     retroua en perdimento       de te el suo valore.80
En quello che gli piace       te ponere, te piaccia,
     perché non ual procaccia       quando te afforzassi.
     En te sì aggi pace,       abraccial se t’abraccia,