de quella beatissima adunanza,
or facciamo che l’uomo sia en stato
che truoue en sé quella concordanza;28
et pareme d’auerlo retrouato,
se io non fallo nella mia cuitanza.
Tre ierarchie ha l’omo perfecto:
la prima si è ben encomenzare,32
lo secondo stato è più electo
ch’en megliorar fa l’om perseuerare,
optimo lo terzo sopra electo,
homo che consuma en ben finare;36
non se ne trouò ancor decepto
chi con questi tre uolse albergare,
molto me ne trouo en gran defecto
ché io al primo ancor non uolse entrare.40
Aggiome ueduto & ben pensato
che l’uom perfecto a l’arbor se figura,
che, quanto più profondo è radicato,
tanto è più forte ad omne rea fortura;44
de uil corteccia ueggiolo amantato,
conseruace l’umore & la natura,
de rami, foglie & fructo è adornato
lauora d’omne tempo senza mura;48
da poi che l fructo hacce appicciato,
conserualo, nutrica & poi el matura.
La fossa doue questo arbor se planta
parme la profonda humilitate;52
che se la radicina loco achianta,
engrossace ad trar l’umiditate,
et fa l’arbor crescere & enalta,
non teme freddo né nulla siccitate;56
standoce gli ucelli, loco canta,
esbernace con grande suauitate,
nascondece lo nido & sì l’amanta,
che non se ueggia a sua contrarietate.60
Lo ceppo che la radice sì diuide,
pareme la fede che è formata,
et le radice dodece ce uide,
gli articoli con essa congregata;64
se ensemora non gli tien, la conquide
deguasta l’arbor tutta conquassata,
se ensemora l’abracci, sì te ride,
allìtate nella buona contrata,68
et càmpate dal loco ó s’allide
quilli che la tengono uiliata