Frate, tu non fai niente, periscerai malamente,
gli sequaci fai dolente, ch’ài niente conseruato.
Tener uoglio la uia uera, né sacco uoglio né pera,48
en pecunia posto era che non sia dagl miei toccato.
Or te ne ua en foresta con tutta questa tua gesta,
piacerà a l’alta maièsta, et l’om ne sirà edificato.
Non so messo per mucciare, nante uengo per cacciare,52
ché te uoglio assediare et a le terre agio attendato.
Molta gente me torrai con questo ordene che fai,
le femene me lasserai, che non è buon misticato.
Et io te uoglio dir nouelle le qual non te parn belle,56
facto ò orden de sorelle da le qual sie guerregiato.
Qual serà la scortegiante che se uoglia trare enante
contra le mie forze tante, che tutto l mondo ho conquistato?
Nella ualle spoletana una uergen c’è soprana,60
Clara, de donna Ortulana, tempio de Dio consecrato.
Quilli che son coniugati non siron da star co i frati,
siron da te allecerati, hauerogl so mio guidato.
Et io te uogl far afflicto, uno ordine agio elicto:64
penitenti, orden dericto, en matrimonio dirizato.
Or non me toccar la resìa che è contra la tua uia,
questo non comportarìa, troppo ne sirìa turbato.
Far ne uoglio inquisitione a destruger tua magione,68
metteraiolo en pregione chi ne trouerò toccato.
Oimé lasso, me tapino, ché me s’è rotto l’oncino,
haime messo en canna un frino che me fa molto arafrenato.
O Francesco, co m’ài structo! el mondo te arprendi tutto,72
& àime messo en tal corotto, che m’ài morto & subyssato.
Non uoglio più suffrire, per Antichristo uoglio gire,
et uogliolo far uenire, che tanto è prophetizato.
Con lui te darò el tracto, el mondo t’artorrò affacto,76
enfra li tuoi trouerò pacto che i uestirò del mio uergato.
Lo prophetia non me talenta, a la fin sì me sgomenta,
che te dé armaner la uenta, alora siraio enabyssato.
La battaglia dura & forte, molti siron feriti a morte,80
chi uencerà, auerà le scorte, et d’omne ben sirà ditato.