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principe e signore, si è la virtù che l’uomo ha in sé. E questa si è la vera ragione1.

La giustizia è in due modi; l’una si è naturale, e l’altra è secondo la legge. La giustizia2 naturale si ha una medesima natura in ogni luogo3, sì come è il fuoco, lo quele là ove sia, sì va pure in alto. L’altra giustizia, la quale è secondo la legge, si ha molte diversità, sì come noi vedemo nelli sacrificii, li quali si fanno diversamente, quali per anime dei morti4 quali per generazione d’arbori. Ed amendue queste giustizie s’intendono ad agguaglianza.

  1. E questa si è la vera ragione: glossa del Volgarizzatore, che è pure nel ms. Vis.
  2. Corretto legge, in giustizia col senso, e col t, e coi mss. del Sorio.
  3. Corretto nomo, in luogo, col senso, col t. I mss. del Sorio leggono: in tutte le luogora.
  4. Le stampe, ed il ms. Vis sconciano: li quali si fanno diversamente, quali per animali morti, quali per generazioni d’arbori, ed amendue queste giustizie s’intendono agguaglianza. Il t: que hom fait, l’un por les ames des mors, l’autre por les arbres porter fruit et acroistre. Et endeus ses justices entendent à igalitè. Corretto per animali morti, in per anime di morti. Aggiunto ad prima di agguaglianza, facendo dell’ultima proposizione un periodo a parte, conforme al t.