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A tenere lo mezzo si è. che V uomo sia piacevole ia parlare ed in conversare ed in usare con le genti, e conviene che sia uomo comunale e di bella compagnia nelle cose che si convengono, ed a cui, e quanto e quan Io e come. e perchè ’.
E questa conversazioii’; è quasi somigliante all’amistà, ed evvi differenza in questo: che l’amistà conviene avere compassione ed umile coraggio", la conversazione no, però che l’uomo puote bene conversare con l’ uomo che non cognosce. E r uomo che soperchia di queste cose, si è quegli che s’ inframette e rendesi trattabile più che non dee con l’ uomo strano, e con l’ uomo che non cognosce, e col vicino, e col non vicino. Questo cotale si ha nome piacevole ^, se fa però queste cose per modo che la natura l’ acconcia a ciò; ma quegli che ’1 fa per cagione di guadagnare, si è detto lusinghiere; e l’uomo che viene
1) B perchè, mauca al t.
2) Legg-ono le stampe, ed il rn.s. Vis. ned’ amistà per ìie:essità si è amore, i a questo, concersazione ecc. Il t: compassion, et humilité de corage. Sostituita al Volgarizzamento la versione dell’edizione citata dalla Crusca, e delle due antecedenti.
3) 11 T: hisplaisans.
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