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L’ uomo, che non si adira dove si conviene, e quando, e quanto, e con cui, e come, questi si è da non lodare ’, però che sostenere vitupero che non è giustamente fatto a se, o a’ suoi amici, si è vituperabile cosa. Tal fiata lodiamo noi questi cotali uomini, che non fanno grandi minacele; e tal fiata lodiamo noi gì’ iracondi, dicendo che sono forti uomini, ed arditi.

E certo grave cosa è a determinare per parole le circonstanze dell’ ira: ma cotanto doverne sapere, che tenere lo mezzo si è cosa da laudare, e tenere gli estremi è cosa da vituperare.

Capitolo XXII.

Della conversazione degli uomini ’.

Dopo questo doverne dire delle cose che advegnono nelle compagnie degli uomini, e nelle conversazioni, e ne’ parlari; però che tenere lo mezzo in queste cose, si è cosa da laudare, e tenere gli estremi, si è cosa da vituperare.

1) Il T che qui è parafrasato: liex hom ne tail à loer, ne a prisier.

2) \ì T ■ De compagnie de genx.