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Capitolo XIX.

Della larghezza.

Larghezza ò mezzo in dare e in ricevere pecunia ’. Dunque colui è liberale, che usa la pecunia convenevolmente, cioè quello che dà quello che si conviene, e dove e quanto e quando ed a cui si conviene. Prodigo, ovvero distruggitore ’, si e quello che soperchia in dare, e viene meno in ricevere. E l’avaro fa tutto il contrario. E degna cosa è che larghezza sia più in dare che in ricevere, però che più lieve cosa è il non ricevere che ’1 dare. E più da lodare è colui che dà le cose che si conviene, che non è colui che non riceve ^ le cose che si convegnono. E generalmente è più degna cosa nella virtude operare la cosa dritta e buona, che non è astenersi da quello di che r uomo si dee astenere. Ma tuttavia in

1) Pecunia, manca al t, è nel ras. Vis.

2) Ovvero distruggilore, glossa del Volgarizzatore. È nel ms. Vis.

3) Aggiunto non, col contesto, e col t: et plus prisable est al qui done ce qui convient, que cil qui ve reçoit ce que convient.