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cose, e ’1 pauroso viene meno ’. Le cose, che sono da temere, non sono d’ una maniera ’, anzi sono in molte guise. Che le sono molte cose, che son da temere ad ogni uomo che abbia sano intendimento, però che colui che non teme il tuono o l’onde del mare, si è matto ^ E sono altre cose, le quali non teme ogni uomo; e queste cose sono secondo e più e meno, cioè secondamente che r una cosa è più da temere che l’altra.

E sì come dico delle cose paurose, così intendete delle cose dell’ardimento ^ però che sono uomini che si mostrano arditi anzi che vegnano alli fatti, e fanno grande vista, e quando vegnono alli fatti, sì si portano vilmente; ma l’uomo prode e forte fa tutto il contrario, che prima ch’egli vegna alli fatti si sta cheto, e da che egli è a’ fatti si sta prode e forte ’".

1) Il T ha di più: et est m’.iiicais et ckeitis. La lacuna ò anche nel ms. Vis.

2) Corretto materia, eli’ è pure nelms. Vis. in maniera, col contesto, e col t: ne sont pas d’ une maniere. Così legge l’edizione fiorentina citata dal Carrer, ed il ms. marciano A.

3) Però che cohù che non teme il tuono o le onde del mare si è matto, manca al t. È nel ms. Vis.

4) Aggiunto delle cose, cogli altri testi e mss. del Sorio, e Vis.

5) Il T dopo: sano intendimento, ha queste sole parole: et sont autres choses (pie chascuns redov,te, si comme est uiors, dolor, et pouretè; car ce est de la propre nature de