Pagina:Latini - Il Tesoro, 3, 1880.djvu/583


579

III. Ma tanto dico bene,

Se talor ti conviene

Giucar per far onore Ad amico, o signore,

Che tu giuochi al più grosso, E non dire: V non posso.

Non abbie in ciò vilezza, Ma lieta gagliardezza;

E se tu perdi posta. Paia, che non ti costa:

Non dicer villania, Né mal motto che sia

(Tesoretto, cap. XV.)

Ecco il testo di Martino Dumense: De IV Virtutlbus. Victus tibi ex facili sit; nec ad voluptatem, seci ad cibum accede (Non ben tradotto nel t, uè nel Volgarizzamento ) Palatum tuum fames excitet, non sapores. Desideria tua parvo redime, quia hoc tantum curare debes, ut desinaut: atque ita ad exemplar divinum compositus, a corpore spiriium, quantum potes, abduce.

Capitolo XXXIV.

Brunetto è (traditore piuttosto che traduttore di questa sublime sentenza di Orazio: