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cognoscere dovete intendere clic non vede nella mente la ria fama ov’ egli viene, ne il pericolo ov’egli corre ’. Pensa l’ uomo dello ebbro e dell’ irato quando egli fa alcun rio fatto, eh’ egli lo faccia per ignoranza e per non sapere; ed avvegna eh’ elli siano ignoranti nelli loro fatti, tuttavia la cagione della malizia ^ non è di fuori da loro, però che la scienza dell’uomo non si può partire da loro. Dunque la cagione di queste male concupiscenze non e se non nel malfattore, che segue la sua volontade, eh’ egli è impossibile, che r uomo faccia le bone operazioni per volontà, e le ree senza volontade. Similmente la volontade è pili comune e piii generale che non è la elezione, però che l’operazione della volontade si è comune agli animali ed ai garzoni, ma la elezione non appartiene se non a colui che si astiene da ira e da concupiscenza ^. Talora vuole l’ uomo

1) Questo cognoscerc dovete intendere che non tede nella mente la ria farnoj ov’ egli tiene, né ti pericolo ov’ egli corre. Manca nel t, nelle edizioni lionese e fiorentina, e nei mss. bergamasco, e Vis.

2) Corretto malattia in riializia, coi mss. del Sorio, e col T: l’ achoison dou mal.

3) Aggiunto: da ira e, col t: qvÀ se garde d’ire et de coìicupisceuce. Cosi anche i mss. del Sorio, e Vis.