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La verità d’ un fatto,

E poi per dirla ratto,

Grave briga nascesse; Certo, se la tacesse.

Se ne fossi ripreso Sarai da me difeso.

E se tu hai parente, caro benvogliente,

Cui la gente riprenda D’una laida vicenda,

Tu dei essere accorto, A diritto, e a torto.

In dicer ben di lui, E per far a colui

Discreder ciò che dice. E poi quando ti lice,

L’ amigo tuo gastiga Del fallo, onde s’ imbriga.

Cosa che tu promette. Non vò che la dimette:

Comando, che l’attenga, Pur che mal non avvenga

ecc. ecc.

(Tesoretto, cap. XVII.)