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Sei ricche contesse, ’

E genti rade, e spesse.

Che stavano a udire Ciò ch’elle volean dire.

E partendomi un poco r vidi in altro loco

La donna coronata Per una camminata

Che menava gran festa, E talor gran tempesta;

E vidi che lo scritto, Ch’ era dì sopra fitto,

In lettera dorata Dicea: Io son chiamata

Giustizia in ogni parte, E vidi in altra parte "

Quattro maestre grandi; E alU lor comandi

Si stavano ubbidienti Quasi tutte le genti. ’

Così, s’ io non mi sconto Eran venti per conto ■*

Queste donne reali, Che delle i)rincipali

Son nate per legnaggio, Siccome detto v’ aggio.

1) Magnificenza, Fidanza, Sicurtà, Mag-nanimità, Pazienza, e Costanza d’ira. Cap. XXXII.

2) V. cap. XLIII.

’.i) Di que.ste non parla il Tesoro.

4, ISe io non sconto, vuol dire che non erano venti appunto, ma in quel torno. Sono infatti dicianove.