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comandauitìiito, che peccato non sarebbe se ’1

divietamento non fosse. Se peccato non fosse, non sarebbe virtude, non sarebbe malizia, e non potrebbe essere malizia ^ se alcuna semenza di lui non fosse. Noi non udiamo li celestiali comandamenti con gli orecchi del corpo; ma l’ opinione del bene e del male viene in noi, sì che ^ noi sapemo naturalmente, che noi dovemo fare bene lo bene % e schifare lo male. Dunque dico io bene, che ’1 comandamento di Dio non ci ^ scritto in ^ noi con lettere d’ inchiostro; ma eg-li è fitto dentro al nostro cuore per divino spirito, Però puote ciascuno intendere, che l’ opinione dell’uomo diviene divina legge. E però addiviene, che immantinente che r uomo pensa di far male, soffre egli la pena e ’1 tormento di sua conscienza; che tutte cose può r uomo fuggire, ma suo cuore no, però che nullo uomo può sceverare ° sé da so medesimo,

1) Aggiuuto malizia, col t: ne malices ne porroiù eslre.

2) La stampa erra: ina per V opinione del bene e del male viene in noi. Che noi sapemo. Il t: mais l’opinion dou bien et dou mal vient en nos en tel marniere, que nos savons. Corretto: ma V opinione del bene e del male viene in noi, s\ che noi sapemo ecc.

3) Aggiunto lo bene, col t: faire le bien.

4) Corretto a, in in, col t: en nos.

5) Corretto sicurare sé di sé, in sceverare sé da sé, col t: desevrer soi de soi.