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Capitolo LXXV.
Della virtù contemplativa \
Lo conto divisò qua addietro, là ove comincia a dire di virtù primieramente, che prudenza, e giustizia, e forza e temperanza * sono virtudi attive, per dirizzare i costumi ^ dell’ uomo, e per adoperare quello che a onesta vita appartiene. Di ciò ha egli detto assai diligentemente. Die’ egli, che le sono tre altre virtudi contemplative, cioè fede e speranza, e carità.". Però è egli bene ragione, che egli ne dica alcuna cosa.
L’ una vita è attiva, e l’altra è contemplativa.
La vita attiva è, innocenza di buone opere, secondo quello che ’1 maestro ha detto infino a qui nel conto delle quattro virtìì. La contemplativa è li pensieri delle celestiali cose. Quella con 1) Corretto Della prudenza e della giustizia, in Della virtù contemplativa, col t: De vertu contemplative.
2) Aggiunto e temperanza, col t: et atemprance.
3) Corretto lo amore, in / costumi, errore corretto altra volta, col T: les meurs.
4) Il T ha di più: mais plus n’ en dit en cele partie.
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