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sciuto ’. tutta la ricchezza ’ che ha un re ^, non ti
puote nulla accrescere.
La quinta cosa è, la paura che l’avere ti reca. Giovenale disse: Per poco argento che tu porti *, se addiviene che tu vadi di notte, tu avérai paura di ladroni, e se tu vai alla luna, e un picciolo ramo si muova, sì avérai paura; ma quegli che non porta nulla, va cantando innanzi alli ladroni ^ Dura cosa è guardare grande ricchezza.
La sesta cosa si è, che pecunia vole che r uomo sia suo servo. Orazio dice: La pecunia o ella serve, o ella è servita; ma egli è più degna cosa eh’ ella seguisca la corda del suo signore, eh’ ella tiri lui. E però Orazio disse: Io non voglio sottomettere me alle mie cose, ma le mie cose a me: Tullio disse *: Imperò non è da cre 1) Corretto hai saltate tutte le ricchezze, in e ben pasciuto, tutte le ricchezze, col t: et bien chanciez, toutes les richeses.
2) Mutato tutte le ricchezze, in tutta la ricchezza, come esige il verbo appresso.
3) Corretto che ìin re, in che ha un re, col t: dou roi.
4) Aggiunto fer foco argento che tu forti, col t: ia soil ce que tu ne fortes que un pò d’argent.
5) Aggiunto: Dura cosa è guardare grande ricchezza, col t: Pénible (sàias, forte ) chose est de garder grant avoir.
6) Aggiunto Tallio disse, col t: Tulles dit.