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quello che adorna il cuore a’ buoni costumi ’. Dunque in colui non è nulla nobilitade, che usa vita disonesta. E però Giovenale dice: Io amo meglio, che tu sii figliuolo di Tersites, e tu somigli Ettor, che se fossi figliuolo di Ettor e tu somigliassi Tersites, che fu il più ^ cattivo uomo del mondo. Lo maestro dice: Però io dico, che ’1 miglior frutto, che in nobiltà di antecessori sia, si è quello che Tullio disse: La grandissima reditate ^ che’ figliuoli hanno de’ loro padri, eh’ è * sopra tutti patrimoni, si è gloria di virtude, o d’ opere eh’ elli hanno fatte.
Or v’ ho io detto, come beltà e gentilezza sono contrarie ad opere di virtude. Ora vi dirò di leggerezza e di altezza o di forza di corpo ^ di cui Boezio dice: Voi non sormontate lo leofante per gran corpo, ne i tori per forza, ne lo
1) Corretto in btiono amore, in a’ buoni costumi, col t; à bones coshtrnes.
2) Ag-giunto il, col t: qui fu li plus chaitis hom don monde.
3) Mutato le grandissime reditadi, in la grandissima reditade, col t: li grandissime haritage.
4j Corretto che, in eh’ è (ha riscontro con ereditade) col T: et qui sormont.
5| La stampa mutila: d’altezza di corpo. Aggiunto di leggerezza, di altezza, o di forza, col t: de isneleiè et de grandor, ou de force de cors.