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avesse la signoria da occidente infino in oriente,

e da mezzodì infine settentrione. Seneca dice: Se tu voli sottomettere a te tutte le cose^ sottometti ^ innanzi te alla ragione; se con ’ essa ti governerai, tu sarai governatore di altrui ^ ma nullo è buono all’ uomo *, s’ egli non è buono innanzi a sé \

Tullio dice: L’ uomo non dee nulla fare contra a temperanza per amore dell’ altre virtù. Ma alcune cose son sì villane, che nullo savio le farebbe, ne eziandio per guardare suo paese, che in ricordare sono elleno laide. Intra le altre due, vale meglio giustizia che forza, che in giustizia sono gradi di uffìcii ^ Lo primo è a Dio: lo secondo è al paese. Lo terzo è a’ parenti e agli altri ~ appresso, secondo ciò che ’1 conto

1) Aggiunto a te tutte le cose, sottometti, col t: à toi toutes choses, sozmet avant.

2) Mutato e con essa, in se con essa, col t: car se etc.

3) Corretto di più cose, in di altrui, col t: govemeres des autres.

4) Corretto ad altrui, in all’ uomo; col x: à l’onte.

5) a sé, manca al x.

6; Aggiunto che forza, che in giustizia sono gradi di, col x: que force, car en justice a degrès des offices. La stampa recita: rìO,le meglio giustizia, la quale ha tre of/ìci.

7) Corretto e agli altri. Appresso, in e agli altri appresso, col X: et li autres après.