Pagina:Latini - Il Tesoro, 3, 1880.djvu/439


435

Capitolo LVII.

Di quello ohe t’ama per sua propria utilitàde ’.

Qu^g-li che t’ ama per suo profitto, è somigliante al corbo e all’ avoltoio, che sempre seguitano la caroorna. Egli t’ ama tanto, quanto egli puote avere del tuo. Dunque ama egli le tue cose, e non te; e se le tue cose fallano, che tu vegni in povertà, o in avversità, egli non ti conosce, anzi e’ fa alla maniera dell’usignolo, che nella primavera quando il sole piglia la sua forza, e vegnono li fiori e l’erbe verdicanti, egli dimora intorno a noi, e canta o sollazza spesso; ma quando il freddo viene, egli si parte e fugge * da noi tostamente.

1) Ut: De amistiè qui est par projìt.

2) Aggiunto fiiffffe, col t: il s’ enfuit, et se part de nos hastlvement.