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tanto è meglio amistà che parentado, che amore

può perire nei parenti, e sempre rimane il nome del parentado ’; ma se l’amistà perisce nell’amico, lo nome dell’ amistà perisce con esso. Salomone dice: L’uomo amabile in compagnia t’ è più amico che ’1 fratello. Tullio dice: Veder tuo amico, e ricordarti di lui, è come vedere te medesimo in uno specchio. E di ciò addiviene, che quegli eh’ è di lungi da te, è come quello d’appresso; e quegli eh’ è morto, altresì come vivendo.

Però r uomo che vuole acquistare amici, dee considerare quattro cose. Prima, s’egli è savio: che Salomone dice: Lo amico del folle, è simigliante a lui. Poi guarda s’ egli è buono, che Tullio disse: Io so bene, che amistà, non dura se non tra’ buoni. Poi guarda s’ egli è di buona aria ’, che Salomone dice: Non sii amico d’uomo iracondo, che l’ ira arde e punge. Appresso, guarda che sia umile: che ^ Salomone disse: Quivi ov’è orgoglio, è cruccio e odio.

1) Aggiunto nome del, che ha riscontro nel periodo stesso con nome dell’ amicizia; ed è conforme al t: li nons de parente.

2) Corretto ira, con aria, perchè Bono traduce anche in altri luoghi di buona aria, il t débonnaires.

3) Aggiunto ckè, coli’ euritmia, e col t: car.