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Capitolo LIV.

Delle cose ohe aiutano all’ amistade \

E però questa virtù vale alla vita dell’uomo più che tutte ricchezze,, lo maestro dice, che sono molte ragioni che ci aiutano acciò che l’ uomo sia amato.

Prima avere misura in parole. Salomone dice: Quello eh’ è savio in parole, acquista amici, e la grazia del folle è perduta.

La seconda è virtù e bontà. Tullio dice: Non è più amabile cosa che virtude. E nulla cosa è che tanto ci sia motiva ^ ad amare nostri nemici ^ E quelli che noi non vediamo *, ancora amiamo per memoria di sua valenza.

1) Il t: De choses qui aident à amisliè. La stampa: Come noi dobbiamo amare noi medesimi. Corretto col t.

2) Corretto ci sia nociva, in ci sia motiva, col t: nos alise.

3) Corretto amici, in nemici, col t: ìioz ennemis.

4) Il T: ceul!t que nos ne cnnoissons.