Questa pagina è ancora da trascrivere o è incompleta. |
391 |
Capitolo XL VII.
Di ciascuna parte di liberalità, e prima di dono ’.
Ora dirà il conto di ciascuna parte di liberalità per se; e prima di dono, dove egli ha insegnamento come l’uomo si dee contenere a donare.
Seneca disse; in donare, guarda che tu non sia duro. Ma chi è l’uomo, a cui basta *’ d’essere pregato leggermente a una sola volta? Chi è quegli, che quand’ egli crede che tu lo vogli domandare d’ alcuna cosa, non torca ^ sua fronte, e non induri sua faccia, e fa sembianti eh’ egli è in bisogno ? Ciò che l’uomo dona, il dee tenere dono per altre tale coraggio com’ egli è donato. E però non dee V uomo negligentemente donare. Né nullo
1; Il t: Des enseignemens de douer.
2) La stampa: in donare guardo, che tu non sia veloce, a chi è V uomo a cui tu doni ecc. Il t: en doner garde que tu ne soies durs. Mais qioi est li hom a cui il sufjist d’estre prie etc. Corretto non sia duro. Ma chi è l’uomo a cui basta ecc.
3) Corretto tenga, in torca, col t: ne tome aucvAi de son front.