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pare ’, che meglio è morire con onore, che laidamente
^ vivere. Nientedimeno l’ uomo non dee lasciare suo salvamento per gridare, cioè per cessare lo biasimo che l’ onta potrebbe accrescere ’, per richiedere grande nominanza *.
Il quinto ufficio è affaticare spesso suo corpo a cose che sono a fare. Lucano dice: L’uomo ozioso muove spesso diversi pensieri. Ovidio dice: L’ acqua la quale spesso non si mota ^ piglia vizio. Così diviene l’uomo cattivo per essere ozioso ^
Lo sesto ufficio è, che l’uomo, poi che viene a combattere, egli dee mettere grande giustizia, ed ammonire cavalieri e pedoni ’ a ben fare, e a lodarli di loro prodezze, e de’ loro antecessori, e dire tanto eh’ egli li disponga ad ardire ed a fuggire codardia.
Lo settimo ufficio è, ad andare al primo assalto, e soccorrere ad aiutare quelli che sono in 1) Ag-g-iunto a, col t: ne que à eschaper.
2) Aggiunto con onore, col t: morir à honor.
3) Corretto che l’ uomo si lieta a torto, in che V onta potrebbe accrescere, col t: que l’onte porroit acroistre.
4) Aggiunto col t: oìt por aquerre grant renomée.
5) Mota, quasi muta da molare, qui è per muovere t. muet. Ut capiant vitium ni moveantur, aquae. Ovid.
6) Corretto così convien alV ìtorao per cattivo essere ozioso, in così diviene V ìiomo cattivo per essere ozioso, t: autressi devient li hom chaitis por estre oiseus.
7) Ut: bachelers.