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Capitolo XXXVII.
Della magnificenza in tempo di pace ^
Magnificenza vale tanto a dire come grandezza; e ciò è una virtude, che noi fa compire le grandi cose e nobili di grande affare. E suo officio è in due maniere. L’ uno è in tempo di pace; l’altro in tempo di guerra.
In cose di pace dee tenere lo signore li tre comandamenti, che Platone disse: L’uno, è che egli guardi lo profitto a’ cittadini, e che riportino ad essa ^ ciò eh’ egli fanno, e non ^ intendano al loro prode proprio, e ch’egli istudi ch’egli abbiano dovizia ed abbondanza di vivande e delle cose che bisognano alla vita della gente. L’altro comandamento è, eh’ egli sia sollecito ^ di tutti
1) Aggiunto in tempo di pace, col t: De magnificence en tens de la fais.
2) Corretto eh’ egli hanno e, in e che riportano ad essa, col: T et que il reportent a ce quanques il font.
3) Aggiunto e, col t: et ne entement mie a lor propre profit.
4) Corretto sollecitudine, in sollecito, col t: que il soient curious. Il T parla dei signori nel numero del più: il Volgarizzamento parla del signore, in numero singolare.