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corsa; ma ella correrà sempre. Persio ’ disse:

Quando l’ uomo dice, domane sarà questo fatto, domani sarà fatto ^ una grande cosa, tu non doni altra cosa che un giorno: l’altro giorno viene ^, e allora avemo guasto quel dimane. L’anno passa, e sempre rimane un poco oltra. Tullio disse: Quelli debbono essere tenuti prodi uomini e di grande coraggio, che tornano addietro lo torto fatto, e non chi lo fa \ Ma però che questa virtù dà all’uomo sicuro cuore o ardimento, e gli fa avere grande coraggio in tutte le alte cose ^, conviene ch’egli si sguardi di tre vizii, che tosto lo farebbero traboccare di suo ardimento, e cadere di sua pensata.

Lo primo vizio s’ è avarizia, che laida cosa sarebbe che quegli che non si lascia rompere per paura, sia vinto per avarizia o per cupiditate; e che quegli che non può essere vinto per travaglio, si lasci frangere per volontà ^

1) Corretto Puro, in Persio, col t: Perses dit. 2) Aggiunto: questo fatto domani sarà, col t: demain sera ce fait, demain sera faite une grant chose.

3) Aggiunto: /’ altro r/iorno, col t: Iti ne dones autre chose que un jor, li autre jor viennent.

4) Corretto noi fa, in lo fa, col t: qui la fait.

5) Corretto altre, in alle, col t: les hautes choses.

6) Aggiunto: e ehe quegli che non può essere vinto per travaglio, si lasci frangere per volontà, col t: neis que cil, qui ne puet estre veincuz par travail, se laisset froissier par volente.