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A questa virtiide ci ammonisce Virgilio, quando

dice: Ordinate vostro corag-gio a grandi opere di virtude, e a grandissimi travagli. Orazio disse: Questa virtude apre lo cielo, e assaggia di andare por la via che gli ò divietata, e sprezza le minute genti; e disdegna la terra ’, e non dotta pena. Tullio disse: Tutto che virtù taccia l’ uomo coraggioso all’ aspre cose, tutta la guarda egli pili al comune bene che al proprio. Scienza eh’ è dilungata da giustizia, dee essere chiamata malizia, e non senno. Il coraggio eh’ è appa reggiate al pericolo, s’ egli è covidoso " di suo prò’ più che del comune, egli ha nome follia, e non forza; che questa virtude caccia ^ codardia o cattività. Lucano dice: Caccia tutti i dimori, ch’egli sempre nuocciono a quelli che sono apparecchiati. Orazio disse: Comincia. Se * tu prolunghi l’opere del ben fare, tu sarà’ come ’1 villano, che tanto vole attendere a passare l’ acqua del fiume, eh’ ella sia tutta

1) Corretto le terre, in la terra, col t: la terre.

2) Corretto convinzioso, in covidoso, col t: convoiteus.

3) Aggiunto caccia, oramesso è, col buon senso, e col t: ceste veritis oste coardise. La stampa legge: questa vìrtnde è codardia.

4) W’v: commence, car se tu prolonguese eie. Aggiunto col t: comincici. Il t: les oevres, ma forse è eures, perchè Orazio dice: prorogai horam (V. Illustrazioni).