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Capitolo XXXIII.
Della magnanìmitade.
Magnanimità, che è chiamata forza, s’ella intra in tuo coraggio, tu viverai a grande speranza franco e sicuro e lieto.
Grandissimo bene è all’uomo non dottare, ma essere permanente a sé medesimo, e attendere lo fine della sua vita sicuramente. Se tu se’ magnanimo, tu non giudicherai per nessun tempo che onta ti sia fatta; e del tuo nemico dirai: Questi non mi nocque, ebbe animo di nuocermi. E allora che tu ’1 terrai in tuo podere, tu crederai avere vendetta presa, però che hai podere di te vendicare. Però che la più nobile maniera ’ di vendetta si è perdonare, quando l’ uomo può fare sua vendetta.
Tu non dèi assalire privatamente nessuno uomo, ma palesemente in tutto ^. Non fare battaglia se tu non la dici innanzi, però che tradimento e inganno non si affa, se non è a malvagio, e a codardo. Non mettere tuo corpo a pe 1) Il t: très noble maniere.
2) Il T: mais en apert.