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tadi. Conta pregio d’ altrui, e di te ’ no, o non

invidiare raltrui.

Sii sempre contrario a coloro che si assottigliano d’ingannare altrui sotto specie di semplicità. Sii lento air ira, e tosto alla misericordia; e nella avversità sii fermo e savio. Tu dèi celare le tue virtudi altresì come gli altrui vizii.

Spregia " vanagloria, e del tuo bene non essere crudele agli altri. Non avere in dispetto lo poco senno d’alcun uomo. Parla poco, e intendi chetamente quelli che parlano. Sii fermo, e sicuro, e lieto, e ama sapienza. Ciò che tu sai, guarda senza orgoglio; e ciò che non sai, addimanda chetamente che ti sia insegnato.

Contenenza sia costretta dentro da’ tuoi beni, che ^ tu non sia troppo iscarso, né troppo ispendenfe. E non mettere tuo pensiero troppo nelle cose minute e picciole; che ciò è vergognosa cosa molto. Dunque in questa maniera mantieni contenenza, che tu non sii dato alla carnale volontà,

1) Il T segiir: et n’aies envie de l’ ailriii. Empiuta la lacuna col t, e col Nannucci che segue: perchè elli sia in grande stato, che non sai che dee essere di liti e di te, che in un giorno talfiata si muta lo stato.

2) Corretto spegni, in spreyia, col Nannucci, e col t: despis vaine gioire.

3) Corretto da te bene, in da’ tuoi beni, col t: dedanz tes bones. Bones è antico per bornes, limiti. Così il Sorio.