Questa pagina è ancora da trascrivere o è incompleta. |
332 |
Metti il freno alla tua concupiscenza. Parti
da te tutti li diletti che privatamente ismuovono lo coraggio a’ desiderii ’.
Tanto mangia, che tu non ti satolli ’^; e tanto bevi, che tu non t’ inebri.
Quando tu sei in compagnia di gente, guarda che tu non misdica d’ alcuno che non sia di tuo volere.
Non ti concedere ^ a presente diletto, e non desiderare quelli che presenti non sono. Sostieni tua vita di poca cosa. Non seguire la volontà della vivanda. Tuo appetito * si muova per fame, e non per sapore.
Tu dèi desiderare poco; che tu dèi pensare solamente eh’ egli vegna meno.
Allo esemplo divino ^ composto, partiti dal corpo, e congiungiti allo spirito.
1) Corretto a desiderare, in a’ desiderii, col Nannucci, Op. cit. e col t: as desirriers.
2) Il t: que tu ne te saoules. Aggiunto noìi. Così anche il Nannucci, Op. cit. Cosi vuole la sentenza,
3) Mutato aggiugnere, in concedere, col Nannucci Op. cit. e col t: ne te enjoindre.
4) Il T: tes palais. Il Nannucci palato.
5) Ut: a l’exer/iple don vin composte (V. Illustrazioni).