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da ’ virtude. Però disse la santa Scrittura: Se tua
opera non è casta, sia privata ^. Lussuria e vino ^ confondono la scienza dell’ uomo, e mettonlo in errore della fede, che certo chi bene considera la natura di castità, che è per domare ^, il diletto del toccare, egli troverà che ’1 diletto è in due maniere: uno eh’ è per lussuria, un altro che è dell’altre membra; siccome ornare di robe, e bagni e arnesi, e di giuoco di dadi, e di cotali altre cose ^ che corrompono la vita dell’ uomo se le sono dismisurate %. ma chi le fa alcuna volta, e temperatamente, e senza malvagia volontà, l’uomo lo deve bene sofferire, s’ egli non peggiora sé, né lo suo onore, ne le sue cose ".
1) Mutato di, in da, col t: il fait molt desvoier de vertu.
2) Due codici del Chabaille, qui aggiungono: Li mondes est devises en III parties, les queles sont gon,vernèes par I seul, sur les queles regnet II darnes, e’ est luxure et arnbitions. Cosi era a que’ tempi !
3) Corretto vizi, in vino, col T: vins.
4) Corretto dottare, in domare, come sopra, col t: donter. 5j Le stampe pazzamente: e basci, e di giuoco di dare
e tollere. Corretto col t: et de bains, et de karnois, et de jeue de dez, et de tels axUres choses.
6) Ommesso queste cose, dopo dismisurate, perchè ripetizione inutile dell’amanuense.
7) Le stampe ancora pazzamente: s’ elli non fregia ne questi onori, ne queste cose. Corretto col t: se il n’ emiìire soi, ne ses honors, ne ses choses.