Pagina:Latini - Il Tesoro, 3, 1880.djvu/325


321

e-^li abbia onta. In)ussuria ’ non ha nessuna alta

cosa ^ che sia avvenente alla natura dell’uomo, anzi è bassa e cattiva, però che viene dall’opera del villano membro. Tullio dice: Laida cosa è che molto si fa biasimare, lo inchinare la franchezza dell’ uomo alla servitù del diletto, e fare di suo travaglio altrui voluttà \ Egli sovviene ’ tuttodì al forte uomo e savio, che bene la natura d’ uomo sormonta alle bestie, che elle non amano se non diletto, e a ciò mettono tutto loro sforzo; ma cuore d’uomo intende ad altre cose, cioè a pensare, e a comprendere. E però se alcuno è troppo richiesto ’ di diletto, guardisi che non sia di lignaggio di bestia; ma ’ s’ egli è savio, e volontà r assale, egli si riprende a poco a poco ’ per vergogna.

Guardate dunque che ’1 diletto non abbia signoria sopra di noi ^ che fa molto sviare Tuomo

1) Corretto E, in i», col t: En luxure.

2) Aggiunto alta, che ha riscontro con bassa nello stesso periodo, col t: nule haute chose.

3) Mutato volontà, in voluttà, col t: /aire de son travail

autrui délices.

4) Corretto s’avviene, in sovviene, col t: il sovient.

5) Il t: trop enclins a délit.

6) Mutato e, in ma, col t: mais.

7) Ut: il repont son apetit por vergoigne.

8) Mutato mi, in noi, col t: sor nos.

21