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Capitolo XXVII.

Della castità

Castità è a domare ^ lo diletto del toccare ’ per temperamento di ragione. Salustio disse: Se la volontà di lussuria segue lo coraggio, e ne ha signorìa, lo coraggio non ha podere di ben fare \ Seneca dice: Diletto è fragile e corto, e di tanto come si fa ^ più volonterosamente, dispiace più tosto; e alla fine conviene che egli si penta, o

1) Corretto Come l’uomo dee tisare parole oneste, in Della castità, col senso, e eoi t; De castée,

2) Corretto dottare, in domare, col T: donter. Un codice del Cliabaille legge douter, come lesse Bono.

3) Aggiunto del toccare, col t: le deliz de touchier. La definizione è ripetuta verso la fine del capitolo, ed è conforme a questa correzione.

4) La stampa mutila; se la volontà di lussuria procede, lo coraggio non ha -podere di ben fare. Empiuta la lacuna col T. se la volontez de hsstire ensìili le corage, et elle i a seignorie, li corages n’ a poolr de bien faire. Moralium Dogma LXI in luogo di volente, recita volwptas, forse letto da Brunetto volicutas, come altre volte.

5) Aggiunto sif col t. come l’on le fait.