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vederle. E gli onesti uomini seguitano ’ diligentemente
questa forza di ’ natura, eli’ egli nasconde ciò che natura ha riposto ^ e ciò è onesta cosa, che l’uomo onesto non mostri suo membro. Altresì dee r uomo avere vergogna in parola, ch’egli non dee ricordare suo membro, perch’ egli è riposto \
È oziosa cosa ’ in alte bisogne ’^ dire in modo di sollazzo, che quando Paricles e Sofocles ’ erano
1) Corretto schifano, in seguitano col ms. Magliab. 48, e col t: ensuient. 11 codice capii, ver.: eschi/ent diligenlement ceste sorge de nalure.
2) Corretto queste forze, in questa forza, col t: ceste force. Il ms. cap. ver. legge: sorge, cioè sorgente. Nel Mor. Dogm. LXII: Hanc diligentem /ai rzcar/i naturae imitata est hominum verecundia.
3) Aggiunto eh’ egli nasconde ciò che natura ha riposto, col ms, Magliab. 48, e col t: car il reponent ce, que nature repont.
4) Il t: l’on ne doie pas nomcr les memhres qui sont en repost par lor droiz nous.
5) Le stampe male appiccicando: perch’ egli è riposto, e sozzo. Corretta l’ interpunzione, ^ye/c/»’ eyli è riposto. E oziosa cosa etc. Col t: sont en repost... Oisouse chose est etc.
6) Corretto è altro è a dire, in alte bisogne dire. Il ms. Magliab. 47 tale bisogna, lì t. et autes besoignes dire. Il ms. cap. ver. est as autres es beseinges dire. Il ms. Magliab. 48 quando V uomo è imbisognato.
1) Corretto Parides e Cofodcs in Paricles e Sofocles, ecosi poi, col T: Paricles et Sofocles.