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Capitolo XXV.

Della misura \

Misura e una virtude. che tutti i nostri ornamenti, e tutti nostri movimenti ". e tutto nostro affare fa essere senza difetto, e senza oltranza ^. Orazio dice: In tutte cose è certa insegna *, che ’1 retto non può fare né più né meno. Tullio dice: Dimentica li tuoi ornamenti che sono indegni all’ uomo, però che Seneca dice, che ’1 malvagio ornamento di fuori, è messo di malvagi pensieri. Tullio disse: Tua nettezza dee essere, che ella non sia uggia ^ per troppo ornamento, ma tanto che tu cacci le salvatiche negligenze e la campestre laidezza ^

1) Corretto Del diletto e del desiderio, che è tema del capitolo precedente, in Della misura, col contesto, e col t: De mesure.

2) Aggiunto e tutti i nostri movimenti, col t: et nos Tiiovernens.

3) Aggiunto: e senza oltranza, col t: et sans ovAraye.

4) Il T: certaines enseignes. Orazio dice: certi fines, cioè confini.

5) Corretto agio, in uggia, col t: hoÀe.

6) Corretto compassione laida, in campestre laidezza, col T: en champestre laidesce.