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rifrena il carnale diletto, e che ci clona misura e
temperamento quando noi siamo in prosperità, sì che noi non montiamo in superbia, né seguiamo la volontà, che ’ quando la volontà va innanzi al senno, l’ uomo è in mala via. Tullio dice, eh’ è ’ questa virti:i ornamento di tutte vite, è l’appagamento di tutti turbamenti ’; però dee ciascuno votare il suo cuore della volontà e del desiderio ’ del carnale diletto, che altrimenti virtude noi può abitare % secondo che Orazio disse: Se ’1 vasello non è netto, ciò che tu vi metterai inagrerà. Però dèi tu dispregiare diletto, che troppo ci nuoce diletto, ch’è comparato per dolore. Gli avari hanno sempre bisogno ’; dunque metti alcun fine al tuo desiderio. Lo invidioso sempre addolora delle cose graziose ’. Chi non tempera sua ira, egli averà il dolore, e vorrebbe eh’ egli non avesse fatto quello ch’egli avea pensato.
1) Corretto e, in che, col t: car.
2) Corretto che, in eh’ è, col t: cesie vertus est.
3) Corretto de’ tuoi, in di tutti, col t: de tout trouhle ment.
4) Aggiunto e, richiesto dal contesto: e del desiderio, è
glossa di Bono.
5) Corretto aiutare, in abitare, col t: n’ i porroit habiter.
6) Corretto luor/o, in bisogno, col x: a tozjors besoing.
7) Il T varia: li enviens enmagrit tozjors dex grosses choses as autres.