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nima dell’ uomo ’. E V uomo virtuoso non si move ne si turba, per contraria ^ cosa che gli possa addivenire; però che già non avrebbe beatitudine s’egli si conturbasse, per ciò che la tristizia e la paura tolle l’ opera di virtii, e l’allegrezza della beatitudine ’.

Sono cose le quali sono forti molto a sostenere; ma quando l’uomo le ha sostenute pazientemente *, si dimostra la grandezza di suo core. E sono altre cose che sono leggiere a sostenere, che perchè r uomo le sostegna, non mostra però che sia grande prodezza ^ in lui. Forti cose sono a sostenere morte di figliuoli, e loro infirmità. E avvegna che siano forti, non mutano però l’ uomo della sua beatitudine. La beatitudine e l’uomo avventurato sono cose tanto degne che vegnano da Dio glorioso, e sono tanto da onorare, che le loro laude non si possono dicere. E specialmente si

1) Le stampe col ms. Vis. leggono: quefita operazione si è ferma e stante neW aràma dell’uomo Corretto col t: et la vertus ferme et estahle, est en Vaine de l’ome.

2) Il T: -por mele temporal chose.

3) Il T. car dolor et paor abatcnt Voevre de verlh, et la joie de béatitude. Corrette le stampe, ed il ms. Vis. che leggono: perciò che la tristizia e la paura tolle altrui V allegrezza della beatitudine.

4) Ut: l’on Ics a bien soslenues.

5) Corretto prudenza, in prodezza, come altrove, col t: force, col contesto, e coi mss. del Sorio, e Vis.