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converrà, che chi vorrà ischifare questo vizio ’,

eh’ egli vi metta tempo e pensieri a considerare le scure cose. L’altro vizio è mettere grande istudio nelle oscure cose e gravi che non sono necessarie; e questo vizio è chiamato curiositade, cioè quando l’uomo mette tutta la sua cura nelle cose di che non ha prò’, e tutto suo intendimento, sì come tu lasciassi la scienza di virtude, e mettessi un grande studio a leggere astrologia ed algorismo ^ Seneca disse: Egli è meglio se tu tieni un poco d’ insegnamento di sapienza, e l’hai prestamente per uso, che se tu n’avessi per mani. Lo maestro disse: Così come l’ uomo chiama buono fattore, non colui che sa molte arti di che usa poco, ma colui che in una o in due si travaglia diligentemente; e non v’ha forza, come ch’egli sappia pur tanto ch’egli n’abbia vittoria ^. così è egli in disciplina. Che v’ ha molte cose che poco aiutano, e molto dilettano; che tutto sia

1) Corretto questi vizH, in questo vizio, col t: eschuer cest vice.

2) Corretto ed in aptrie, in algorismo, col t: algo risme.

3) Le stampe irragionevolmente: e non v’ ha forza, conviene ch’egli sappia -pur tanto che egli n’abbia. Il t: il ni a point de force, combien que il en sache, fors tant que il giiaigne victoire. Corretto col t, e col ms. Bergamasco: E non v’ha forza, come eh’ egli sappia pur tanto eh’ egli n. abbia vittoria.