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lia udito troppo, ciò che non è detto assai \ Agostino:

Quelli sono malaugurosi, che tegnono a vile ciò sanno, e sempre chieggono nuove cose. Vegli tu ben sapere ? insegna ^, che così si presta dottrina. S’ella è sparta, cresce; e s’ella è tenuta, discresce. Di ciò Anti-Claudiano disse: Chiusa falla, aperta riviene ^ Seneca disse: Insegnar quello che tu non sai, non è frutto *. Cato disse: Laida cosa è al maestro, quando la colpa

1) La stampa g-hiribizza: non giota troppo detto assai. Il T tieneques dit: là n’iert trop oi, ce que n’ est dit assez. Sostituito, anche col ms. Ambrosiano: Seneca dice: non già jia udito troppo, ciò che non è detto assai. Il ms. Magliabec. 48: già non sarae troppo detto, ciò che non è detto assai.

2) La stampa: vuoti tu sapere insegnare. Il t: vevJs ttt bien savoir, enseigne. Ag-giunto il punto d’interrogazione dopo sapere, col contesto. Corretto insegnare, in insegna, col T.

3) Le stampe a casaccio: anzi il danno di sé, cui so fatto aperto rivene. Il t: de ce Anticlaudiens dit: Close faìit, averte revient. Corretto col t, e col ms. Mag-liab. 48: di ciò Antl- Claudiana disse: Chiusa falla, aperta riviene. Molte sono le varianti di questa sentenza. Vuol dire, che la sentenza chiusa, oscura, è come non fosse: quando sia aperta, riviene, risorge. L’ Anti-Claudiano (scambiato in ami il danno) è Alano di Lille (Alanus ab Insulis).

4) Il T: apren ce que tu seis, si qtic soies enseignierres profitables.

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