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parlare per lo servigio di Dio che per lo servigio

degli uomini, ed altrimenti per tuo prò’: ma guarda clie tuo guadagno sia bello e convenevole, che la legge vieta il laido guadagno. Seneca dice: Fuggi il laido guadagno, come la perdita \ Lo maestro dice: Guadagno che viene con mala nominanza, è rio: amerei più iscapitare che laidamente guadagnare, e sì dee lo guadagno essere misurato. Cassiodoro dice, che se il guadagno esce di convenevole misura, non averà la forza di suo nome; e sì dee essere naturale, cioè a dire del buono uomo all’ altro; che la legge dice eh’ egli è diritto di natura, che nullo non arricchisca " di altrui danno. Tullio dice: Né paura, ne dolore, ne morte, né nulla altra cosa di fuori ^, è sì fieramente contra di natura, come arricchire dell’altrui guadagno, e specialmente della povertà de’ poveri. Cassiodoro dice: Sopra tutte le maniere di crudeltade è di arricchire della povertade abbisognosa.

1) Aggiunto Seneca dice: fuggi il laido guadagno, col T. Seneqìies dit: fui laid guaing, comme ferie. Albertano: turpe lucrum vel dispendium fugito.

2j Corretto ardisca, in arricchisca, col t: que nus n’ enrichisse.

3) Mutato nelle altre cose, in nulla altra cosa, col t: nule chose dehors. Albertano: neque aliud.