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La beatitudine si è in acquistare ’ le virtudi, e nello uso loro. Ma quando la beatitudine è nell’uomo in abito e in potenza ^ e non in atto, cioè quando egli potrebbe fare il bene ma non lo fa ^; allora si è virtuosa, come l’uomo che dorme "*, la cui virtù e la cui opera non si manifesta. Ma l’ uomo beato, di necessitade è bisogno che adoperi secondo l’atto. Ed è simigliante di colui che sta nel travito ^ a combattere, e vince, e ha la corona della vittoria; e se ninno è più forte, che colui che vince, non ha però la corona perchè egli sia più forte, se egli non combatte, addivegna eh’ egli abbia la potenza di vincere ^ E così il guiderdone della virtude non ha uomo, s’ egli non adopera la virtude

1) Il t: enquerre, ma due codici legg’ono con Bono, acquerre.

2) Il T: in Itaòit, et au pooir de l’ome. Empiuta la lacuna, che è altresì nel ms. Vis. ag-g-iung-endo: in poten:a.

3) Il T agg’iung’e: ce est. à dire quant il porroit bien faire, et il ne le fait mie. Colmata la lacuna.

4) Il T ha di più: «?j.s’si comme cil qui se dort, car etc. Empiuta la lacuna, che ò pure nel ms. Vis.

5) Il t: si comme li sages champions et fors qui se combat et vainl. Il travilo è giunta del Volgarizzatore.

6) ^ se ninno è pih forte che colui che vince, non ha fero la corona perchè egli sia fih forte, se egli non combatte, addivegna ch’egli abòia la potenza di vincere Questa bella illustrazione della dottrina, che è pure nel ms. Vis. manca al t, il quale "■ qui parafrasato più che tradotto.