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conda si è per nuocere altrui senza giovare ad

alcuno. La terza si è per nuocere altrui per giovare ad alcun altro. La quarta si è per volontà di fallire, ciò è dirittamente menzogna. La quinta si è per bel dire, o per ingannare, o per piacere alla gente. La sesta si è per utilità d’alcuno senza danneggiare. La settima è senza danno di nullo, ma sì la s’è detta ’ per guardare l’uomo che non caggia in peccato. In queste sette maniere di buo-ie quella è di maggior peccato, che più s’ accosta alla prima, e quella è di minore, che più s’ accosta all’ ultima, che nulla è senza peccato.

Appresso guarda, che le tue parole non sieno frivole ^ però che nullo dee dire parole che non sieno profittevoli in alcuna parte. Seneca dice: La tua parola non sia per niente: od ella sia per consigliare, od ella sia per comandare, o per ammonire. L’ apostolo dice: Schifa ’ le malvagie parole, e le vane.

Appresso, guarda se le tue parole sono per ragione, o senza ragione, che cosa che non è ra il Corretto ma se la s’ è detta, m ma sì la s’è detta, col T: mais eie est dite.

2) Corretto frodolenti, in frivole, col t: garde che tes ■paroles ne soient vaines. Cinque codici del Chabaille leggono Jrivoles, ed uno legge foles.

3) Corretto k chi fa, in schifa, col t; eschue. Albertano: evita.