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ritoi’iiare. Tullio disse: Non l’are la cosa di che
tu dubiti se è bene e male, che bontà riluce per sé medesima, e dottanza ha segno di malvagità. Seneca dice: Follia non sia di tuo consiglio.
Cai^itolo XIV.
Come tu dèi pensare quello che tu voli dire ’.
Tutto quello che tu voli dire considera, * se è vero menzogna, secondo che c’insegna ìesh Sirach: Dinanzi alle tue opere sia ^ veritiera parola, e durabile consiglio: però dee l’uomo guardare verità sopra tutte le cose, perocché ci fa prossimani a Dio eh’ è tutto verità. Dunque di’ tu sempre la veritade, e guardati dalla menzogna. Salomone dice: Lo ladro fa più da lodare, che non fa quelli che mente;utto dì. Appènsate alla
1) Il T segue il capitolo senza divisione.
2) Ommesso cioè, prima di se, perchè manca al t, e ad Albertano, ed ingombra.
3) Ag-g-iunto SUI, e mutato ventier /larolc, in veniiera parola, col r: soU véritable parole. All)ertano: n.qvusce veritali, sivc a le prolatae, sire libi oblafac.